L’introduzione dell’additive manufacturing contribuisce notevolmente nella riduzione del time-to-market. Da sempre la stampa 3D è apprezzata proprio per la possibilità di fare prototipazione rapida e ridurre i tempi di immissione sul mercato di un prodotto.
La stampa 3D:
- Riduce i tempi di realizzazione di un nuovo prodotto
- Permette di fare innumerevoli iterazioni e arrivare a un design migliore
- Un design migliore si traduce in una maggiore efficienza, minori emissioni, un miglior esercizio in generale e di conseguenza una maggior durata nel tempo del prodotto
- Permette di rispondere alle richieste di variazioni di design imposte dal mercato a basso costo
Tutto ciò permette di offrire un prodotto migliore.
La stampa 3D è uno strumento molto valido sia lungo la supply chain, sia per il servizio post-vendita.
Si prenda ad esempio il problema dei pezzi di ricambio. Ci sono componenti o prodotti, magari anche datati, per cui non è giustificato avere enormi scorte di magazzino. Ogni azienda desidera soddisfare al meglio i suoi clienti e fornire parti di ricambio dei suoi prodotti anche a distanza di tempo. Tuttavia, i costi per la loro realizzazione con le tecnologie tradizionali e il successivo stoccaggio sono molto elevati. La produzione digitale invece, permette alle aziende di ottenere i componenti richiesti semplicemente da un file e di realizzarne, in modo assolutamente conveniente e in qualunque momento, solo il quantitativo necessario.
La possibilità offerta dalla manifattura additiva di realizzare, internamente all’azienda, prodotti finiti ma anche ricambistica degli impianti industriali stessi, permette di ridurre i tempi di approvvigionamento della componentistica. Questi spesso si rivelano particolarmente lunghi se si è costretti a ricorrere a fornitori esterni. In questo modo si riducono al minimo i tempi di fermo macchina, che costituiscono un costo molto elevato per l’azienda.
Grazie alla stampa 3D e la produzione basata sulla domanda, la supply chain viene ottimizzata: si produce in maniera rapida solo ciò che serve e solo quando serve.
La possibilità di produrre localmente il pezzo, evita di dover movimentare grandi quantitativi di prodotti in tutto il mondo, permette una drastica diminuzione dei costi e dell’impatto negativo sull’ambiente. Si riducono emissioni, costi logistici, trasporti e si abbattono anche le barriere della distanza.
La situazione mondiale attuale (pandemia, guerra) ci ha mostrato la complessità e la fragilità degli equilibri globali e ha evidenziato la forte dipendenza dall’estero. La conseguenza sono ritardi di forniture, blocchi e problematiche varie legate all’approvvigionamento di componentistica ma anche di materie prime.
La stampa 3D è un forte incentivo alle produzioni locali: può aiutare le aziende a riportare all’interno dei confini nazionali quelle produzioni che oggi vengono fatte all’estero, rendendo la produzione italiana più indipendente dagli altri paesi.